IL PROGETTO
Obiettivi
Formazione professionale
Il progetto Sport in the Block, avviato nel 2019, ha visto lo svolgersi di molteplici attività, sviluppandosi in particolare su due macrocategorie: formazione professionale ed eventi sportivi aggregativi.
Si sono svolti diversi appuntamenti del “Life Skills & Resilience Facilitator programme” che ha previsto l’organizzazione di giornate di formazione teorico-pratiche rivolte ad educatori, operatori, allenatori locali (di cui almeno il 40% donne) con l’obiettivo di formare figure professionali in grado di riconoscere la vulnerabilità del territorio in cui intervengono, strutturare offerte sportive inclusive, e fornire allenamenti di qualità a bambini e giovani nella città di Milano, ed in particolare in contesti periferici.




Partecipazione alle attività sportive
Risultati
Grande partecipazione che ha coinvolto sia professionisti del settore che giovani ragazzi e ragazze attratte dalla proposta ma senza esperienza coinvolgendo dunque circa 50 giovani di diverse fasce d’età ed estrazioni sociali, ma accomunate dall’interesse per i valori dello sport.
Il risultato riscontrato è stato positivo ed ha permesso di organizzare svariati eventi territoriali con al centro il ruolo dello sport come strumento aggregativo, di coesione e di riqualifica territoriale in spazi e quartieri ritenuti periferici e con poche occasioni di attrazione per i giovani che lo vivono.
Oratorio Maria Madre della Chiesa
Corso di formazione per educatori sportivi rivolto ai ragazzi del quartiere con attestato di partecipazione al termine del corso svoltosi all’Oratorio Maria Madre della Chiesa.
Appuntamento settimanale, ogni mercoledì, presso l’oratorio con i ragazzi del quartiere per attività sportive e momenti di riflessione.
Torneo di calcio organizzato presso l’oratorio Maria Madre della Chiesa in memoria di Dodò Gabrieli, vittima innocente della mafia. Quattro squadre di calcio coinvolte, oltre 50 partecipanti.
Lo sport contro la violenza sulle donne
Torneo di calcio svolto al centro sportivo “Frog Milano” sia per categoria maschile che femminile, pranzo disponibile per tutti i partecipanti, oltre 100 giocatori coinvolti.







Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
Allenamento condiviso con ragazzi migranti e rifugiati e la squadra di calcio St Ambroeus Fc presso il centro sportivo “Milanese Corvetto”.
Sport in the Block a San Siro
Partecipazione sugli spalti a San Siro durante le partite dell’Inter, dando la possibilità a ragazzi che non erano mai stati allo stadio, di assistere a partite di calcio dal vivo.
Sport in the Block si racconta
Incontro con gli attori di progetto presso la sede di EMIT Feltrinelli in piazza General Cantore per raccontare i risultati raggiunti e trarre un bilancio del progetto.
Parallelamente alle attività, abbiamo sviluppato un intervento costante di aggregazione sportiva tramite degli appuntamenti settimanali nei luoghi di aggregazione giovanile del quartiere, utilizzando lo sport come strumento di riqualificazione urbana e soprattutto come fattore umano.
Siamo riusciti a coinvolgere sui campi da calcio dei quartieri centinaia di ragazzi provenienti da tutto il mondo, sfruttando il linguaggio universale del gioco del calcio. attraverso eventi di sport sano e solidale. Tutti i nostri appuntamenti settimanali ed i tornei organizzati nell’arco progettuale sono stati in forma gratuita ed accessibile a tutti e tutte coloro che volessero partecipare.
Il 2020 e le importanti collaborazioni con le associazioni del territorio
Durante l’anno 2020, il progetto ha subito una battuta d’arresto: da febbraio è stato stravolto dalla pandemia e dal conseguente lockdown, ma dopo un mese di smarrimento (a marzo 2020) le realtà di base di calcio popolare si sono mobilitate divenendo uno degli assi della nascita del movimento delle “Brigate Volontarie per l’Emergenza” che hanno distribuito generi di prime necessità su tutto il territorio metropolitano milanese.
Il nostro progetto ha stretto un forte legame con altre associazioni che già operavano sul territorio, come Libera Milano o St Ambroeus FC, la prima squadra di migranti e richiedenti asilo a competere nel campionato FIGC di Milano, con le quali abbiamo condiviso il nostro percorso e ci hanno aiutato nell’organizzazione eventi e nel radicamento sul territorio.
Libera Milano, in particolare, vantando un forte radicamento sul territorio di Gratosoglio, ci ha permesso di inserirci nelle dinamiche territoriali aggiungendoci a un preziosissimo lavoro che da anni svolgono sul territorio. La nostra sinergia si è rivelata sin da subito vincente: Libera Milano ha fornito esperti e contenuti impareggiabili sul tema della lotta alla mafia e alla criminalità organizzata, mentre la nostra associazione ha per la prima volta unito questi temi alla competizione sportiva creando un connubio affascinante per i beneficiari che hanno così avuto la possibilità di avvicinarsi a tematiche sensibili e importanti attraverso la loro passione per lo sport.
Abbiamo conseguito una forte connessione anche con l’oratorio Maria Madre della Chiesa di Gratosoglio, punto di riferimento per i ragazzi del quartiere, dove abbiamo svolto la maggior parte delle nostre attività ed i nostri appuntamenti settimanali.
Nei nostri eventi sono stati coinvolti anche diversi centri di aggregazione come il C.A.G. “Lo Scrigno” e centri sportivi come “Frog Milano” situato proprio in Via Gratosoglio, enfatizzando la nostra volontà di promuovere le connessioni già presenti sul territorio e di collaborare con esse invece che di crearne di nuove portate dall’esterno.
Notevole è stato il disagio derivato dal 2020 in Pandemia Covid-19, col blocco di tutte le attività sportive, che però ha costituito l’occasione per una attivazione sociale di rete proprio delle realtà di base dello sport sociale e popolare.
Agli stakeholder sportivi si sono aggiunti quelli dell’emergenza sanitaria: in particolare Emergency, Arci Milano, Milano Aiuta del comune di Milano, generando nuove realtà come Platform Aps e le Brigate Volontarie per l’Emergenza.

Grazie al contributo di Tavola Valdese è stato inoltre possibile realizzare un bando per supportare Enti No profit durante la pandemia Covid-19, attraverso la messa a disposizione di computer portatili che li supportassero nel proseguire le attività da remoto.